sabato 2 luglio 2016

LE DUE SFIDE PER L’EUROPA DOPO LA BREXIT

La Gran Bretagna esce dall’Europa. Saranno problemi suoi. Noi, noi europei, adesso dobbiamo fare i conti con i nostri. Due, i più urgenti.
Il primo. Ora che siamo un po’ più piccoli, siamo costretti a diventare più forti. Dobbiamo costruire, cioè, una nazione europea che pensi e agisca come tale. Impresa titanica, ma senza alternative. L’Europa dei burocrati, delle tecnocrazie finanziarie e degli egoismi nazionali non funziona. Ed è ingiusta. C’è un gran bisogno di politica. Di istituzioni e leadership pienamente legittimate dai cittadini e all’altezza delle sfide che ci impone il mondo, a cominciare da quello più vicino a noi.
Il secondo. Tenere gli occhi ben aperti ed essere pronti a fronteggiare, sul piano politico, diplomatico, economico, culturale e dell’intelligence, i tentativi di “destabilizzarci per influenzarci” che inevitabilmente verranno da Londra: è ovvio che per fare da sola, e sopravvivere con le sue ambizioni (o le sue velleità), quell’isola del Nord ora ha ancora più bisogno di indebolire gli altri.
Giovanni Fasanella, 24 giugno 2016
(Giovanni Fasanella, giornalista, è autore del "Il Golpe inglese" e "Colonia Italia")